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Se troppo breve è ancora la prospettiva storica per poter considerare assestato un profilo dei valori narrativi del secolo scorso, alcune conclusioni sembrano comunque inoppugnabili: l'attribuzione di un'egemonia alle tematiche narrative dell'impegno sociale da un lato, e la celebrazione di alcuni vistosi fenomeni di effervescenza stilistica dall'altro. Probabilmente destinato a rimanere avvolto in una zona d'ombra, invece, l'ampio ma ormai obliato ambito dell'interrogazione morale che, con le sue lacerazioni ideali, ha contraddistinto il tormentato esercizio di una scrittura in cui la filigrana autobiografica si è pudicamente celata, nella prima metà del Novecento, sotto l'austera clamide di uno stile a volte rarefatto, comunque sorvegliato. A testimoni illustri di questa ormai remota e perdente stagione sono dedicati alcuni saggi di questo volume, senz'altra ambizione se non quella di incoraggiare, per quanto possibile, la rivalutazione di un esercizio, quello del l'autocritica morale, non particolarmente agli onori dell'odierna cronaca letteraria.